La parola al Consigliere Camilla Doni
Laureata in Pubbliche Relazioni, con un master in Management Alberghiero, dopo molti anni in una multinazionale dell’Elettronica di Consumo, ne porta l’esperienza accumulata nella propria azienda alberghiera. Impegnata in associazioni molto attive in città – è vice presidente dell’ associazione no profit Centrale District è al suo secondo mandato nel CDA di BWH Hotels e al suo Primo mandato nel CDA di Fondazione Fiera Milano.
Cosa significa per lei il termine “Inclusione”?
Si parla molto e da tempo inclusione. Darne una definizione è complesso ma per me significa semplicemente sapere che di fronte a me, in ogni momento della giornata, in hotel e nella vita quotidiana potrebbe esserci una persona profondamente diversa da me, unica nel suo genere, così speciale che per entrare in contatto devo essere io ad andare da lei a e non viceversa.
Al BW Hotel Madison abbiamo fatto dell’inclusione un driver di riconoscenza e riconoscibilità. Quando, con il Gruppo BWH, abbiamo intrapreso il progetto ambizioso di creare un protocollo per gli Hotel Inclusivi, siamo stati fieri di essere stati l’Hotel pilota su 180 strutture, a prestarci a mappare la struttura, a intervistare i colleghi, a ragionare sui nostri modi di essere per imparare a fare ospitalità anche con un clienti con disturbi dello spettro autistico. Grazie alla collaborazione con la Onlus l’Abilità abbiamo scoperto come accogliere ospiti con disturbi dello spettro autistico, adulti e bambini: come poter fare stare questi clienti a proprio agio, senza spese aggiuntive per nessuno, ma semplicemente imparando a empatizzare. Dopo il corso di formazione abbiamo ragionato su come accogliere un ospite che non guarda negli occhi e non saluta al check-in non perché poco educato ma con una caratteristica che richiede a noi di approcciarsi a lui con termini non convenzionali e nuovi.
Qual è per lei il fattore determinante nel prendere una decisione? Soprattutto in un momento come questo.
Il periodo di tempo che stiamo vivendo ci ha visto tutti impreparati, di certo più fragili e meno sicuri delle scelte. Lucidità, analisi dei dati e oggettività sono oggi i driver imprescindibili per compiere una scelta.
Quanto un’organizzazione come BWH può essere strategica per fronteggiare il presente e affrontare il futuro?
Mi piace pensare che in BWH siamo un po’ tutti una famiglia ma allo stesso tempo anche tutti in concorrenza. Un aspetto interessante e di grande valore nel far parte di un Gruppo come questo fatto di realtà spesso profondamente differenti, é che offre a tutti noi Soci l’opportunità di crescere, di confrontarsi e di stimolarsi l’un l’altro, con un fil rouge internazionale che unisce e migliora le diverse competenze. Non è detto che una strategia attuata da un collega a Rapallo o di Phoenix non possa funzionare anche a Milano e viceversa.
BWH ci ha accompagnati e guidati nell‘informazione, talvolta caotica, di questo anno impazzito, e il fatto di sapere ascoltare le diverse realtà imprenditoriali è stato, a mio avviso, determinante in questo tempo così pieno di silenzi con le città e le nostre hall cadute in un attimo in un silenzio assordante. Ma oggi siamo pronti a ripartire con l’auspicio di rivederci di nuovo protagonisti del turismo nazionale e globale.
Best Western Hotel Madison – Milano